Dado & Mambo

Ghetto Blaster di Dado e Mambo

Ghetto Blaster di Dado e Mambo

Dado e Mambo_1992
Giardini Margherita_Bologna

Torniamo ai Gardens, sempre sullo stesso muro sverginato anni addietro dagli FCE; nel 1992, dopo che vennero cancellati i puppets di Duke-T ed Easy_5, fu la volta del duo Dado e Mambo che lo timbrarono con un ghetto blaster tra le loro iniziali.
Questo pezzo mi piaceva un sacco, si sposava benissimo con le dimensioni ridotte della parete, lo trovo ancora di grande effetto o forse ne sono molto affezionato; qui si può vedere molto bene anche la storica tag col cuore del Dado, quella di cui parlavo nell’ultimo post.

Di questa tag ce ne erano un sacco in giro in quegli anni. Io poi che venivo dal quartiere San Ruffillo, passavo obbligatoriamente per il Mazzini, il suo regno, e ne vedevo spuntare di nuove ogni settimana, mentre restavano nascosti i suoi primi esperimenti con l’alias Alex. Quella col cuore resta la più famosa firma del Topo tanto che se la ricordano anche coetanei estranei al fenomeno dei Graffiti. Ora si fatica molto a trovarne in giro, magari se ne beccate una provate a staccarla dal muro come va di moda adesso, non si sa mai che in futuro valga del cash.

Mambo, non è di Bologna, venne in città per studio e si fece notare in fretta in quanto dotato di una gran mano. Faceva puppet da paura, non ai livelli di Dayaki o Duke-T, ma molto potenti ugualmente; una volta mi capitarono in mano alcuni suoi schizzi che subito fotocopiai e li vendetti in fretta per tutto il Galvani: noi nerds amiamo collezionare queste rarità!  Se li ritrovo ve li ripropongo.
Negli anni successivi Mambo si allontanò dallo stile dei pezzi taglienti filo-tedeschi e diede forma a delle linee più morbide, tutte sue, che a me però non piacquero e così non fotografai più nulla di suo: dovevo pur risparmiare da qualche parte, i rullini costavano un botto. Resta il fatto che se qui parlate di Mambo, tutti pensiamo a lui e a nessuno viene in mente quello parigino, sebbene più famoso.

SPA di Ciufs

SPA di Ciufs

L’anno seguente fu Ciuffo a pittare sui gabinetti dei giardini con un Spa arricchito da un bel teschietto, che a noi Bombers piacciono tanto.
Strano a crederlo, ma dopo Ciuffo non ci fu più un bel pezzo su questa parete, ora mi pare che sia anche solo spaccata di flop e tags.

Comunque anche questi cessi hanno fatto la loro storia.


 

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