S.O.S.

Come vi avevo promesso ecco i due pezzi storici del duo Dayaki & Shan-R:

3 D INK

3 D INK

DART & SHAN-R , SOS crew, 1989
Via Indipendenza, Bologna Centro, all’altezza della fu Isola nel Kantiere

Questo 3D, che celebrava una Tre Giorni di eventi, concerti e incontri contro l’imminente sgombero dell’Isola nel Kantiere, è rimasto per oltre un decennio a metà di via Indipendenza, in pieno centro a Bologna. Il locale rimase anche sfitto per anni, quindi con la serranda sempre abbassata e il pezzo ben in evidenza, visibile 24 ore su 24 nella via più trafficata della city, un sogno per tutti i writers. Dart e Shan-R lo realizzarono in una delle tre notti dell’evento e alla fine di tutto restò per molti anni l’unica testimonianza dell’Isola.  “Il bboy semi meccanico con l’orologio metteva insieme l’estetica hip-hop con quella degli Autocostruttori e dei Mutoidi. Era tutta una grande famiglia con molti linguaggi al suo interno. Durante l’Ink3d diventarono un tutt’uno.” (cit. Dayaki)

 

Mai più Razzismo

Mai più Razzismo

DAYAKI CMC, TDS & SHAN-R, 1990
P.zza Vittorio Puntoni, Bologna

Il più amato e il più “famoso”  fu certamente  “Mai più razzismo”, piazzato davanti all’Accademia di Belle Arti, al centro di una vasta zona universitaria, visitato da migliaia di studenti fuori sede che l’avranno fotografato e portato in giro per l’Italia. Qui  Shan-R fece forse più il palo che l’autore, ma sicuramente “c’era anche lui”. La scelta di Dayaki di fare la donna di colore protrebbe essere un omaggio all’amico Zero-T2, un Robert De Niro nostrano. Mi piace credere che la pessima decisione del Comune di ripulirlo, dopo 10-15 anni di gloria, fu il Motivo di rottura che diede il via libera allo street-bombing più cattivo e animato di sempre: a Bologna, difatti, c’è sempre stato un tacito-equilibrio per il quale i “volgarmente detti graffiti” venivano risparmiati in certe zone,  dove possiamo dire che si inserivano armoniosamente nel contesto urbano e i writers di contempo se ne stavano molto in periferia. Poi a qualche assessore, evidentemente avvelenato per una tag sul suo “fottutogarage”, non andò più bene e diede il via a un cieco Buffing, “per una città più pulita”; a questo punto i writers, privati dei loro muri di gloria, risposero a modo loro, e sappiamo tutti che i writers sono di POCHE parole ma di TANTE azioni. Peccato, soprattutto per voi che non l’avete mai visto dal vero. La cosa che mi ha fatto più emozionare di questo pezzo è la piccola tag in basso a destra: ” TDS”, proprio la The Death Squad del Bronx che vedevo su Spraycan Art e Subway Art; in questa occasione scoprì che Dayaki ne era un membro, in maniera forse poco sentita dal Pioneer stesso, ma era una gran figata lo stesso. “I pezzi parlano!!, se li sai ascoltare”

 

 

Syndacate of Style

Syndacate of Style

DART & SHAN-R , SOS crew, 1989
su qualche serranda del centro di Bologna

Ultima chicca, trovato per caso mentre spolveravo gli altri due, è un potentissimo SOS, Syndacate of Style, by Dayaki e sicuramente Shan-R, fatto nel lontano 1989. Questo pezzo io non l’ho mai visto, infatti la foto devo averla rubata a qualcuno, e me la tengo stretta. C’è anche una tag in fase sperimentale di qualcuno che conosciato tutti.


 

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